1) il TAR (ma il Dott. SCHIFFINI dice di non ricordare bene), ha semplicemente deliberato la non “ricevibilità” del ricorso per scadenza dei termini. È pendente un ricorso al Consiglio di Stato. Ma forse il progetto a suo tempo era a conoscenza completa di pochi “intimi”.
2) Sempre secondo noi il progetto prelude ad una vera e propria “urbanizzazione” a vantaggio di pochi di tutta la costa dal Terrizzo al Beffettuccio e non è piccola cosa.
3) Se poi per poter espropriare “con bonari accordi” i terreni su cui passa la “strada” si fanno concessioni che inequivocabilmente favoriscono alcuni privati ed altri no e se tra i primi c’è anche un suo consigliere provinciale bè, sempre sull’utilità pubblica ed ambientalistica dell’opera qualche dubbio può venire.
4) Immagini dott. SCHIFFINI una bella strada che dal Terrizzo ( e quindi da tutte le proprietà militari che si dicono in prossima vendita ) porta al Beffettuccio, disseminata di agriturismi (sono già sorte 16 aziende agricole in PALMARIA con accordo di aumento del 20% dei volumi esistenti) affittacamere, ristoranti (segua la sorte del rudere sotto la ex cava) stabilmento balneare (accordo stipulato per “pedana” di circa 500 mq più cabine), porticcioli ecc. e tutto ciò in sito UNESCO-SIC-PARCO REGIONALE. Ma forse per Lei è “riqualificazione ambientale”.
A proposito di “strada” ma non è Lei che recentemente ha fatto e vinto (nei termini ovviamente) il ricorso al TAR per bloccare in quel di Lerici una “strada” che correva questa volta a fianco della sua proprietà e che deturpava un sito di pregio ambientale? Un po’ come dire la nave nel giardino …… degli altri.
S’informi, si informi Dott. SCHIFFINI e ci segua, abbiamo tutti un nome e cognome che esclude qualsiasi interesse personale nella vicenda, persone tutte che però non intendono essere prese in giro da chi interessi invece ne ha diretti ed indiretti e che forse ambientalisti lo sono e non lo diventano.
Dobbiamo tornare a perdere un po’ di tempo, abbiamo lavorato anche troppo per oggi, cordiali saluti Dott. SCHIFFINI.
Lettera di Enrico Schiffini tratta dal Blog: TRENETTE MATTONI di Marco Preve
in una Sua e-mail di risposta a Davide Rapallini, a me pervenuta per il solito giro di e-mail, Lei fa cenno alla Lista Schiffini in relazione al progetto di riqualificazione della costa della Palmaria di fronte a Portovenere.
Noi non siamo intervenuti su questo tormentone che ci affligge da mesi perché abbiamo deciso di lasciare a chi ha tempo in esubero di occuparsi di questa questione, che noi non riteniamo certo prioritaria rispetto alle grandi emergenze che interessano il nostro golfo.
Qui non sono in gioco le sorti del nostro golfo, sono invece in gioco piccoli interessi di privati, un combinato disposto di invidie e piccole e grandi ripicche di paese fatte passare come grandi questioni ambientali.
Che la costa della Palmaria di fronte a Portovenere abbia bisogno di un riordino e di una riqualificazione è sotto gli occhi di tutti. Sfido chiunque ad affermare il contrario.
Il progetto di riqualificazione può piacere o non piacere ma mi pare che quanto previsto non stravolga il carattere naturale dell’isola. Una volta stabilito che è necessario un intervento, si dovrebbe discutere in merito al progetto stesso con il Comune di Portovenere, il cui Sindaco anche ultimamente si è mostrato disponibile ad un tavolo di confronto. Dire semplicemente no a qualsiasi intervento è troppo facile e, soprattutto, significa fornire un alibi a chi vorrebbe ben altre cementificazioni.
Come Lei sicuramente sa, in merito ai lavori in Palmaria sono stati presentati vari ricorsi al TAR Liguria e ben tre volte il TAR ha rigettato le istanze di sospensiva (lavori). Come se non bastasse, è venuto in queste circostanze alla luce che uno dei ricorrenti avrebbe addirittura costruito in area demaniale … (ma questo agli ambientalisti de quo poco interessa !!). A ruota di questo ricorrente un’associazione ambientalista ha fatto a sua volta ricorso (a sostegno ?) e ritengo che la circostanza non sia casuale. Ricorso poi, se non erro, ritenuto improcedibile o inammissibile, non ricordo bene.
Un’associazione ambientalista non dovrebbe mai, né direttamente né indirettamente sostenere interessi di privati. Noi per lo meno ci comportiamo così.
Mi pare che quanto sopra esposto rappresenti da solo un motivo sufficiente per non entrare in questo ginepraio, anche al fine di non essere strumentalizzati da chi ha evidenti interessi personali.
Mi piace ricordarLe che il nostro Comitato e la nostra Lista non godono né di sovvenzioni pubbliche né di contributi dei loro associati. Ricorsi giudiziari, campagne elettorali, attività organizzative ecc., il tutto è stato finanziato quasi interamente con i miei mezzi personali. Non rispondo a lobby né a partiti politici, né a chicchessia.
Sfido chiunque a trovare il pur minimo conflitto di interessi in quello che faccio. Sfido chiunque a dimostrare se a seguito della mia azione ho ricevuto il pur minimo vantaggio personale, economico, diretto od indiretto per me o per i miei compagni di avventure.
Sono pertanto libero di giudicare senza condizionamenti se e quando intervenire su questioni e se giudicarle importanti o meno per il perseguimento dei fini del mio movimento.
Le assicuro che per me, che non faccio di mestiere il pensionato, questo impegno mi è costato e mi costa sotto molti aspetti.
La sola cosa che mi gratifica è di aver vinto alcune battaglie fondamentali, quali quella contro i dragaggi selvaggi imponendo la bonifica per tutto il golfo.
Devo altresì rilevare che chi si agita molto per la Palmaria non si agita altrettanto per una questione estremamente più importante e che riguarda il raddoppio del rigassificatore di Panigaglia. Il nostro impegno per evitare il raddoppio di questo impianto ha avuto risultato palese, ha portato anche i Comuni di La Spezia, Portovenere e Lerici e la Regione Liguria a dire no al raddoppio. E sappiamo tutti che l’intesa della Regione Liguria è condizione sine qua non.
Il peso della nostra forza politica (la nostra Lista ha ottenuto a La Spezia quasi l’8% dei voti) è stato determinante perché la Regione Liguria esprimesse il suo no.
Per quanto riguarda la posizione dell’Avv. Davide Rapallini sulla questione Palmaria voglio farLe presente che lo stesso già molti mesi or sono aveva rassegnato a mie mani le sue dimissioni da Consigliere Provinciale, proprio paventando strumentalizzazioni che potessero danneggiare la nostra Lista. Le ho respinte e con fatica l’ho convinto a ritirarle. Ho agito così perché sicuro che le sue posizioni nella “querelle Palmaria” non avrebbero minimamente interferito con il suo ruolo di esponente eletto nella nostra Lista.
Conosco bene l’Avv. Rapallini, ha la mia piena fiducia e sono convinto che lo stesso sappia ben distinguere e dividere interessi personali da quelli della Lista che rappresenta.
Credo, caro Dr. Preve, che al di là delle parole, dei comunicati e delle noiosissime diatribe da parte di ambientalisti frustrati e con tanto tempo da perdere contino i fatti per qualificare persone e movimenti politici.
Forse ad alcuni dà fastidio la nostra libertà d’azione senza condizionamenti politici, il nostro non dover niente a nessuno se non gratitudine per chi ci ha votato e continua a darci il suo segno morale. D’altronde, di questi tempi Lei crede sia poco ?
quanto scritto nel punto 3 dal comitato (scambio del volume delle tettoie con un nuovo residence) e' purtroppo vero .E' auspicale che la Giunta del comune di Portovenere annulli la relativa delibera ritenuta da tutti gli abitanti dell'isola Palmaria una porcata ai danni dell'isola e del parco.
RispondiEliminase non lo faranno perderanno sicuramente le prossime elezioni e la fiducia nei loro confronti.
mauro toselli , isola Palmaria 12/05/10