Riportiamo l'articolo di Gino Ragnetti, pubblicato venerdì 17 sulla Gazzetta della Spezia, in cui si sottolinea come il comune di Portovenere con la recente delibera sembri non accetare un confronto con chi contesta le sue scelte.
Più volte attraverso questo e altri blog ho espresso il mio pensiero su questa mancanza di volontà o incapacità dell'Amministrazione di Portovenere di accettare un confronto aperto con le associazioni e i cittadini che in tutti questi mesi hanno, democraticamente, manifestato disagio,perplessità, legittimi dubbi sui lavori di " riqualificazione"in corso alla Palmaria. E' stato detto e ridetto, giocando sull'ormai famoso slogan del Comune "Parla con noi", di come si sia finiti col parlare attraverso avvocati... E' davvero difficile accettare , per chi crede nei valori della libertà espressiva e della democrazia,questo genere di sfida intimidatoria che purtroppo sembra un'eco di quello che sta accadendo con gli atteggiamenti del nostro(?) governo. Ed è ancora più difficile da accettare se pensiamo che viene da una Amministrazione di "sinistra": lo so che questa parola ha perso tanto del suo smalto ma per me, e penso per tanti altri ha un suo significato e DOVREBBE fare la differenza.
ha fatto bene la Giunta di Portovenere a difendersi per via legale . i ripetuti ricorsi al TAR dei VAS sono assurdi perche' travisano la realta' degli interventi sulla Palmaria, che a fine lavori renderanno invece l'isola molto piu' bella ,molto piu' accogliente e molto piu' vivibile di prima . i VAS vogliono invece, contro ogni logica, CHE RIMANGA SELVAGGIA !!!!!!!!!!!!!
Privati cittadini riuniti in un Comitato costituito in prevalenza da tecnici (avvocati,ingegneri, architetti, storici, biologi e prof. universitari ) si stanno impegnado per contrastare una serie di interventi che rischiano di compromettere irrimediabilmente i pregi naturalistici dell'Isola Palmaria.
Fino ad oggi un ambiente selvaggio, patrimonio dell'UNESCO e inserito in un Parco Naturale Regionale.In particolare l'attenzione è rivolta al progetto "post abbattimento dello Scheletrone" che Comune e Parco di Portovenere stanno realizzando, nel tratto di costa compreso tra il Terrizzo e Carlo Alberto (vedi sezione d'immagine del titolo), che rischia di stravolgere l'ambiente naturale dell'isola.
Più volte attraverso questo e altri blog ho espresso il mio pensiero su questa mancanza di volontà o incapacità dell'Amministrazione di Portovenere di accettare un confronto aperto con le associazioni e i cittadini che in tutti questi mesi hanno, democraticamente, manifestato disagio,perplessità, legittimi dubbi sui lavori di " riqualificazione"in corso alla Palmaria.
RispondiEliminaE' stato detto e ridetto, giocando sull'ormai famoso slogan del Comune "Parla con noi", di come si sia finiti col parlare attraverso avvocati...
E' davvero difficile accettare , per chi crede nei valori della libertà espressiva e della democrazia,questo genere di sfida intimidatoria che purtroppo sembra un'eco di quello che sta accadendo con gli atteggiamenti del nostro(?) governo. Ed è ancora più difficile da accettare se pensiamo che viene da una Amministrazione di "sinistra": lo so che questa parola ha perso tanto del suo smalto ma per me, e penso per tanti altri ha un suo significato e DOVREBBE fare la differenza.
ha fatto bene la Giunta di Portovenere a difendersi per via legale .
RispondiEliminai ripetuti ricorsi al TAR dei VAS sono assurdi perche' travisano la realta' degli interventi sulla Palmaria, che a fine lavori renderanno invece l'isola molto piu' bella ,molto piu' accogliente e molto piu' vivibile di prima .
i VAS vogliono invece, contro ogni logica,
CHE RIMANGA SELVAGGIA !!!!!!!!!!!!!
mauro toselli(nato e abitante su isola Palmaria)