lunedì 20 settembre 2010

Palmaria, Guerra Aperta

Riportiamo l'articolo di Gino Ragnetti, pubblicato venerdì 17 sulla Gazzetta della Spezia, in cui si sottolinea come il comune di Portovenere con la recente delibera sembri non accetare un confronto con chi contesta le sue scelte.




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Delibera Giunta Comune Portovenere - "Querela per Diffamazione e Calunnia"

Pubblichiamo la delibera della Giunta Comunale di Portovenere del 27/8/2010.

Sono già iniziate le reazioni di molte associazioni ma attenzione perché lo scopo della Giunta di Portovenere sarà sicuramente quello di “rompere” il fronte separando i (secondo loro ) buoni dai cattivi ( la minaccia del penale da sempre noia ).

A giorni aggiorneremo chi ci segue:
sui lavori in Palmaria, sull’evento “macchia nera” (gasolio in mare ), e sulla Via per l’allungamento del pontile di Villa San Giovanni.

Riportiamo anche l'appropriato commento sulla questione di Marco Preve.

Comitato per la Salvaguardia dell’Isola Palmaria




Dal BLOG Trenette e Mattoni di Marco Preve

Quando i sindaci querelano i blogger
Postato in Generale il 14 settembre, 2010
Ci sono due dubbi inquietanti dietro questo assalto giudiziario da parte di sindaci ed amministratori nei confronti di blogger e cittadini. E’ accaduto di recente a Portovenere, di cui parlerò tra poco, ma prima era stata la volta di Ventimiglia (il sindaco Gaetano Scullino, quello che è in società con il suo city manager, ha querelato per diffamazione il blogger Marco Balestra), ma ancora prima pressioni da parte di uomini pubblici sono state esercitate nei confronti di altri blogger come Antonio Signorile e i suoi Uominiliberi , oppure era stato scacciato con l’ausilio dei carabinieri un blogger albisolese, Eric Festa, che aveva avuto l’ardire di riprendere i lavori pubblici del consiglio comunale di Albisola Marina. Senza parlare della raccolta di denunce, o minaccia di denunce, da parte di molti amministratori nei confronti della Casa della Legalità (a proposito, solidarietà a Christian Abbondanza per le minacce che ha ricevuto nella sua lotta contro la mafia).

Il primo dubbio è che questa politica non abbia ancora capito nulla a proposito di queste nuove forme di media e di partecipazione alla vita della comunità. Invece di seguire, interagire, dibattere con questi stumenti, molti sindaci e assessori scoprono siti e blog solo quando l’autista o un vicino di casa gli raccontano di aver letto qualcosa che li riguarda. E il bello è che quasi tutti i comuni ormai hanno uffici stampa o responsabili della comunicazione.Seconda considerazione: politici e amministratori sono sempre più incapaci di accettare critiche e contestazioni. E allora si rifugiano dietro alla querela. Che naturalmente è sacrosanta se ci si sente diffamati, ma è anche vero che un uomo pubblico dovrebbe sceglierla come estrema ratio.Prendete Portovenere e guardate sul sito di Speziapolis la delibera con cui sindaco e assessori incaricano un avvocato di procedere con una querela contro quelle associazioni e siti web che «da molti mesi» portano avanti «una campagna diffamatoria nei confronti dei rappresentanti dell’amministrazione…». Non è che indichino frasi e riferimenti precisi. No: una campagna diffamatoria. Non so a voi ma a me ricorda tanto il Berlusconi che accusa di complotti i giudici e i giornalisti comunisti.

E altre due cose sono sorprendenti. Che tra i firmatari della delibera ci sia l’assessore Faggioni, che pure su alcune delle questioni riguardanti il progetto di risistemazione della Palmaria aveva espresso delle riserve importanti. Secondo cosa: la scelta del Comune è stata di affidarsi ad un legale, l’avvocato Silvia Rossi, che condivide lo studio con l’avvocato Andrea Corradino, il presidente della Cassa di Risparmio della Spezia. Corradino che ha casa in calata a Portovenere, come mi ha raccontato tempo fa lo stesso sindaco Nardini, quando gli chiesi chiarimenti circa uno dei progetti contestati, ossia i box in costruzione proprio su un terreno di proprietà della Cassa di Risparmio di Spezia. Insomma, tutto più che lecito, ma sull’opportunità forse è lecito eccepire qualcosa. Sempreche la giunta di Portovenere ce lo consenta e non ci quereli.





DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N° 155 Seduta del 27 agosto 2010

COMUNE DI PORTO VENERE
PROVINCIA DELLA SPEZIA
______________________________

OGGETTO: INCARICO AVV.SILVIA ROSSI PER PRESENTAZIONE QUERELA PER DIFFAMAZIONE E CALUNNIA.-
L'anno 2010 addì 27 del mese di agosto alle ore 9.00 nella residenza comunale, per invito del Sindaco, si è riunita la
GIUNTA COMUNALE
nelle persone dei Sigg.

Pres.
1 NARDINI Massimo - Presidente X
2 PISTONE Giovanni X
3 FAGGIONI Paola Robert X
4 MASI Lorenzo X
5 ZITO Domenico X


Partecipa il Segretario Generale Dott.ssa Paola MICHELINI
I L P R E S I D E N T E
Constatata la legalità dell'adunanza per il numero degli intervenuti, dichiara aperta la seduta ed inizia la discussione sull'argomento in oggetto.
L A G I U N T A C O M U N A L E
VISTO il D.Lgs 18.08.2000 n. 267, nonché la Legge 15.05.1997, n. 127;
PRESO atto che presente deliberazione ai sensi dell'art. 49, comma 1 del D.Lgs.267/2000 hanno espresso parere favorevole:

· il responsabile del servizio interessato, per quanto concerne la regolarità tecnica; firma____________________

· il responsabile di ragioneria, per quanto concerne la regolarità contabile; firma____________________



Trasmessa in elenco ai capigruppo consiliari con nota n. 0008311 del 3 settembre 2010

Affissa all'Albo Pretorio per 15 gg. consecutivi dal 3 settembre 2010 al 18 settembre 2010


La presente deliberazione:
x è stata dichiarata immediatamente eseguibile (art. 134, comma 4° D.Lgs. 267/2000).
q è divenuta esecutiva il _________decorsi 10 gg dalla pubblicazione (art. 134, comma 3° D.Lgs. 267/2000).



IL SEGRETARIO GENERALE
______________________________________



PREMESSO che è in corso da molti mesi una campagna diffamatoria nei confronti dei rappresentanti dell’Amministrazione comunale, posta in essere da rappresentanti di varie associazioni attraverso siti web e dichiarazioni pubblicate su organi di stampa con grave danno per l’immagine dell’amministrazione locale e dello stesso Comune di Porto Venere;

CHE tale campagna diffamatoria riguarda, in particolare, la vicenda legata al progetto di recupero paesistico-ambientale dell’area sita in località San Giovanni sull’isola Palmaria che ha portato alla demolizione del cosiddetto “Scheletrone” e prevede la riqualificazione dell’intero tratto di costa da punta Beffettuccio al seno del Terrizzo;

CHE il progetto di cui trattasi rientra in un protocollo d’intesa istituzionale tra Regione, Comune e Ministero per i Beni e le Attività Culturali ed è stato approvata dalla stessa Regione Liguria con procedura ex art. 75 della legge urbanistica regionale;

CHE risulta incomprensibile l’atteggiamento dei rappresentanti delle citate associazioni, i quali, pur in presenza di un progetto di grande interesse pubblico, ben conosciuto dagli stessi per aver acquisito in più occasioni la relativa documentazione, nonché perfettamente legittimo sul piano formale e privo di impatto ambientale, in molte occasioni pubbliche, nonché attraverso dichiarazioni sulla stampa locale ed i siti internet hanno rivolto ripetute accuse nei confronti del Sindaco e dell’intera amministrazione comunale;

CHE si ritiene quindi opportuno affidare apposito incarico di assistenza legale al fine di sporgere denuncia-querela nei confronti dei responsabili e dei rappresentanti delle associazioni che a vario titolo hanno rilasciato dichiarazioni pubblicate sulla stampa, nonché degli autori delle pubblicazioni telematiche sopra citate;

CHE si rileva il pubblico interesse alla tutela dell’immagine dell’intera amministrazione comunale oggetto di una campagna diffamatoria senza precedenti;

CHE l’avv. Silvia ROSSI del foro della Spezia, interpellata al riguardo, si è dichiarata disponibile ad assistere il Comune di Porto Venere nel promuovere l’azione legale oggetto del presente provvedimento;

Tutto ciò premesso,
CON voto unanime reso per alzata di mano;

D E L I B E R A

- di sporgere, per le motivazioni espresse in narrativa, denuncia-querela nei confronti dei rappresentanti delle varie associazioni e degli eventuali altri responsabili che, negli ultimi mesi, si sono resi responsabili della campagna diffamatoria nei confronti dell’amministrazione comunale sulla vicenda legata al progetto di demolizione del cosiddetto Scheletrone e riqualificazione ambientale del tratto di costa da punta Beffettuccio al seno del Terrizzo;

- di conferire apposito incarico professionale di assistenza legale nell’azione di cui sopra all’Avv. Silvia ROSSI del foro della Spezia;

- di dare mandato agli uffici competenti per il perfezionamento delle procedure di affidamento dell’incarico;

Indi, riscontrata l’urgenza di provvedere,
Con voto unanime reso per alzata di mano;



D E L I B E R A

- di dichiarare la presente immediatamente eseguibile ai sensi dell’art. 134, comma 4, del D. Lgs. 267 del 18.08.2000.

Verbale letto, confermato e sottoscritto.


IL SINDACO IL SEGRETARIO GENERALE

lunedì 6 settembre 2010

TV OLANDESE CONTRO LE RUSPE


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martedì 17 agosto 2010

OVVIAMENTE “FATALITA' ”…..

Pubblichiamo le pagine dei giornali che riferiscono del “disastro” a Portovenere del 13 agosto ’10


Articolo Il Secolo XIX





Articolo La Nazione





Il nostro Comitato a difesa della Palmaria è sorto proprio per evitare per tempo e senza poi tardivi ripensamenti che in Palmaria accada quello che sta accadendo ed è già accaduto a Portovenere.
Non è “fatalità” quello che è successo, come lo stesso responsabile della Protezione Civile intervenuto sul luogo ha dichiarato e ribadito (vedi articolo pubblicato dal Secolo XIX) ma conseguenza di una malaccorta e dissennata cementificazione (vedi soprattutto parcheggi e box privati) con discariche abusive nei canali e modifiche del sistema di deflusso acque.


Speriamo che la “fatalità” invocata dal sindaco non serva ora per chiedere qualche contributo straordinario per strade e coperture di canali e fossi, come è accaduto con l’abbattimento dello scheletrone alla Palmaria. Si preoccupi il sindaco di trovare i responsabili delle mancate pulizie dei fossi, dei detriti lasciati dovunque, dei mancati studi idrogeologici che, se fatti, si sono dimostrati ora sbagliati. Rimborsi i danni ai privati in regola e non approfitti degli eventuali contributi ricevuti per lo stato di calamità per progettare altre opere “pubbliche” come quelle della Palmaria.


E tutto questo in zona Parco Regionale e Sito Unesco. Ma il plenipotenziario Presidente del Parco prof. Dott. Pistone (ancora senza consiglio di indirizzo) non è forse in conflitto di interessi con la sua carica di vice sindaco del comune?

Forse è opportuno ricordare che il termine Parco (non luna park o parco giochi) non significa diventare una agenzia turistica di sola promozione del territorio con eventi e manifestazioni più o meno costose del tutto inutili se non per dare visibilità a qualche personaggio locale, ma difesa, cura e soprattutto controllo del territorio (Palmaria e sentiero n.1 insegnano).


Chi percorre la strada da La Spezia a Portovenere può contare 12 cantieri aperti con enormi sbancamenti lato collina sopra e sotto strada (vedi foto che pubblichiamo) che secondo noi non sono che l’inizio dell’assalto del cemento alle colline del Ponente spezzino.


Anche Legambiente, ma solo ora, sembra rendersene conto, Legambiente alla quale nuovamente chiediamo una chiara presa di posizione per la Palmaria.
E tutto questo serva ad evitare fin che si può altri disastri ambientali come secondo noi, e non siamo soli, si prospettano proprio alla Palmaria. Non ci dicano che vogliamo speculare sulle disgrazie altrui specie se prevedibili, causate da valutazioni errate e collegate più ad interessi privati che pubblici.


A proposito potremmo sapere di chi è (era) il deposito di gasolio il cui contenuto è finito in mare alla Arenella e chi ne aveva autorizzato la collocazione evidentemente in zona pericolosa per il deflusso delle acque, o anche questa è una “fatalità”?


Di seguito le foto dei cantieri di: Marola,Cadimare,Fezzano,Le Garzie e Portovenere

lunedì 2 agosto 2010

RIPENSAMENTI!

Il giorno 26 c.m. nella piazzetta del COMUNE è stata organizzata la presentazione del libro di MARCO PREVE "LA COLATA" . Promotrice l'Assessore del COMUNE di PORTOVENERE PAOLA FAGGIONI.

La presentazione e gli interventi di MARCO PREVE coordinati dalla giornalista di Teleliguria Sud sono da noi totalmente condivisi e assolutamente applicabili al caso Palmaria.

Tanto è vero che aperto il dibattito tutti gli interventi si sono incentrati proprio sui lavori alla Palmaria e questo a dimostrazione che malgrado i vari tentativi di far "abbassare l'attenzione" il caso Palmaria è ancora oggetto di grande attenzione ed interesse .

Se però gli interventi critici dello stesso PREVE, del Dott. PANDOLFO, del nostro Comitato, della GABRIELLA REBOA, dell'associazione Poseidonia, di CUCCINIELLO, del Comitato Spezzini, del Prof. PIZZIOLO, erano scontati, udite udite, l'intervento/esposto dell'Assessore FAGGIONI ha sconcertato tutti i presenti e forse anche il Sindaco e il Prof. PISTONE presenti ma in assoluto silenzio.

L'Assessore FAGGIONI ha in pratica affermato che anche Lei era a suo tempo contraria e con molte perplessità al progetto PALMARIA - KIPAR ma che le procedure tecnico-amministrative non le avrebbero permesso nessuna possibilità di opporsi e/o quanto meno di modificare il progetto. Ha altresì ammesso di non aver esaminato nel dettaglio il progetto che conteneva aspetti "tecnici" oscuri per i non addetti ai lavori (figuriamoci per un comune cittadino)

Bene, ma non tutto è perduto anche per l'Assessore FAGGIONI.

Noi da sempre abbiamo sostenuto che il progetto in questione allo scopo di raggiungere una visibilità mediatica con l'abbattimento dello SCHELETRONE e coprendosi con la polvere dell'abbattimento stesso nasconde da un lato contropartite a privati del tutto discriminanti e privilegiate e dall'altro una vera e propria "urbanizzazione" della costa fra il Terrizzo e il Baffetuccio

Invitiamo l'Assessore Faggioni a rileggere le delibere Comunali da Lei firmate del 17/4/09, del 10/4/09 del 8/4/08 del 12/4/08. Per poter arrivare ad espropri bonari necessari sia per la esecuzione della cosiddetta piazza lineare (ma a cosa serve?) che della riqualificazione del sentiero/strada si è ricorsi allo "scambio" con importanti concessioni a privati (e le delibere citate ne sono l'evidente prova) elenchiamole:

  • Condominio Villa S. Giovanni: allungamento e potenziamento del pontile ora in pietra con accesso a barche sino a 10 mt.
  • Immobiliare S. Giovanni concessione di costruire una struttura ricettiva (non albergo, ripetiamo e sappiamo ormai tutti perchè) di pari superficie 150 + 50 mq a fronte della demolizione (una è già crollata) di due tettoie "fatiscenti" (solo demolizione delle coperture perchè l'area rimane di proprietà privata)
  • Realizzazione di n. 3 pontili per privati (ripetiamo per privati) sotto la Locanda Lorena con collegamento diretto dal Terrizzo.
  • Possibilità concessa ai titolari di attività agricole di ampliare a scopi turistico/ricettivi sino al 20% le volumetrie esistenti . Ci dicono siano già sorte più di 5 aziende agricole (la Palmaria diventerà l'orto di La Spezia).
  • Ampliamento dello stabilimento Il Gabbiano con "piattaforma" di circa 500 mq e costruzione di CABINE.
  • Ed in ultimo, e stiamo indagando, estensione della zona interessata al sentiero/strada portato da 1,6 mt, come da progetto e senza muretti di contenimento a 2,2 mt con due muretti che di fatto sono dei guard rail. Si è invasa (esproprio?) la proprietà Maneschi con quali costi e contropartite? (tenere d'occhio il rudere ora facilmente accessibile anche da automezzi)


Ma tutti gli scambi di cui sopra hanno bisogno di atti amministrativi (ad esempio varianti al PUC di competenza del comune e del Parco.


Se l'Assessore Faggioni dice, e non abbiamo ragioni di dubitare della Sua buona fede ambientalista, di essere stata e di essere quindi ancora contraria in tutto o in parte al progetto Kipar, bene non firmi questi nuovi atti amministrativi e vedrà che il "castello" crolla.


Per ultimo ma non meno importante:
Tutti i tubi, condutture, tombini, cavi accumulati nel cantier non verranno per caso interrati sotto il cosiddetto sentiero/strada con di fatto una come detto urbanizzazione di una vasta area che non dovrebbe prevedere insediamento alcun.
E con che soldi sono stati pagati questi manufatti, con i risparmi realizzati sul progetto Kipar, finanziato con soldi pubblici per un opera di pubblica utilità e non certo per una urbanizzazione a favore di interessi privati?


Pubblichiamo anche uno stralcio del BUR Liguria del 23/04/08 dove si prescrive che il progetto era approvato "con modesto allargamento del sentiero esistente" passato ora da 0,8-1 mt a 2,2 - 2,5 mt anche dove non esisteva (vedi collegamento Terrizzo - Locanda Lorena)


Ovviamente, l'esperienza insegna tecnici e legali che collaborano con le associazioni ambientaliste sono già pronti per i ricorsi ed opposizioni, questa volata nei termini (vedi richiesta VIA per il nuovo pontile S. Giovanni contro eventuali nuovi atti amministrativi che certamente e comunque siamo certi l'Assessore Faggioni non firmerà).

Camminamento Punta Secco-PuntaBefettuccio


Camminamento Locanda Lorena

BURL

venerdì 16 luglio 2010

Istituzione dell'Area Marina Protetta - Quale partecipazione pubblica?

Il giorno 12 luglio è stato illustrato al pubblico dal Presidente del Parco di Portovenere, sig. Pistone, il regolamento dell’area marina protetta del Parco stesso.

Il giorno 16 il regolamento sarà approvato dal Consiglio Comunale ed il giorno 17 (come da locandine già esposte) sarà inaugurata l’area marina dal Governatore della Regione Liguria Burlando.

Alla faccia della partecipazione e della consultazione popolare.

Il Parco non dovrebbe avere, tra l’altro, un Consiglio Direttivo di indirizzo (ad oggi non ci risulta mai nominato) come da legge 6/12/91?

Poiché però è prevista una gita con trasporto gratuito aperta a tutti (speriamo visti i costi) con relativo pranzo (abbiamo dei dubbi che questo sia aperto a tutti) invitiamo coloro che seguono il nostro BLOG a partecipare a questa gita e prendere visione dei lavori ad oggi realizzati e, se vogliono vedere bene, anche di quelli che sono ancora da realizzare.

Pubblicheremo comunque a giorni documentazione fotografica dettagliata dei:

- lavori eseguiti
- raffronto con progetto
- lavori da eseguire dichiarati e non


Comitato per la salvaguardia dell'Isola Palmaria

lunedì 21 giugno 2010

Relazione Revisione VIA

REVISIONE DEL PARERE STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE REGIONE LIGURIA G.G.R. N. 1051 DEL 21/09/01 PER L’INSTALLAZIONE DI UN PONTILE GALLEGGIANTE DEL CONDOMINIO VILLA SAN GIOVANNI – ISOLA PALMARIA PORTOVENERE ( SP )


1. Premessa

I lavori di riqualificazione ambientale dal Terrizzo e Beffettuccio ( progetto approvato di Comune e Regione ) ed ai quali fanno riferimento anche i richiedenti la VIA, sono definiti di “interesse pubblico” e quindi prevedono espropri dei terreni privati sui quali andavano effettuati.

Per arrivare ad espropri con “accordi bonari” la delibera nr. 17 del 17/4/2009 per quanto attiene la proprietà del Condominio Villa San Giovanni e dell’Immobiliare Villa San Giovanni prevedeva un parere positivo all’allungamento del pontile ed al trasferimento dei volumi delle tettoie della Villa stessa rimandando comunque l’attuazione di tale accordo ( per ora solo di occupazione dei terreni da espropriare ) alle regolari autorizzazioni quali modifica del PUC e nello specifico richiesta VIA.

Tale concetto era ribadito dagli AVV. MAUCERI ( Comune ) e AVV: SOMMARIVA (Regione ) in sede di discussione del ricorso al TAR presentato da una Associazione ambientalista ( VAS ).

A parte la considerazione che tale “scambio” per valore delle concessioni presente a nostro avviso aspetti discriminanti e censurabili, sotto l’aspetto amministrativo e nel merito sono in corso accertamenti riguardo la “legittimità” degli “scambi” stessi, tutte le delibere non entrano nel merito della valutazione della compatibilità ambientale degli interventi.


2. Importanza storica del molo

Si allega breve nota storica fotografica del molo esistente con fotografie e riproduzioni che ne descrivono l’evoluzione nel tempo.




Anche dal punto di vista storico l’allungamento dell’attuale pontile in pietra con un pontile sia pur galleggiante in legno ( e plastica ) snatura completamente il valore architettonico dell’insieme e con l’approdo di barche sino a 10 metri toglie completamente la visuale del complesso Villa San Giovanni.


3. Nel merito:

- la delibera Regionale nr. 1051 del 21/09/2001 avente per oggetto “procedura di Via Regionale “sistemazione di un pontile galleggiante all’Isola Palmaria” negava la compatibilità ambientale dell’opera per tre seguenti principali motivi:

A) vicinanza con la limitrofa mitilaria
B) interdizione di uno specchio d’acqua per ragioni di sicurezza e salute
C)
uso balneare del breve litorale interessato al progetto



Punto (A) non risulta nessun spostamento delle mitilaie rispetto alla situazione del 2001.

Si allega visure aeree satellitari della situazione attuale.


Da misurazioni effettuate risulterebbe che la distanza fra la testa del nuovo pontile e la mitilaia più vicina sia di 50 metri circa che si ridurebbe a 40 metri considerando uno stazionamento di una barca di 10 metri. La situazione non risulterebbe pertanto sostanzialmente modificata rispetto ai rilievi del 2001 che hanno motivato la non concessione della VIA.

Punto (B) non risultano assolutamente modificate le condizioni che hanno determinato la negatività nel 2001 alla compatibilità ambientale. Anzi la situazione è peggiorata con attracco di barche sino alla lunghezza di 10 metri e con allargamento della zona interessata dagli attuali 191 mq ai 335mq richiesti.

Punto (C) il progetto di recupero paesaggistico citato e in corso di realizzazione è definito “opera pubblica” e prevede tra l’altro il completo utilizzo alla balneazione degli arenili a fianco del molo esistente.
Si richiama la fotografia satellitare già allegata dalla quale si evince chiaramente il possibile utilizzo a “spiaggia” degli arenili laterali al pontile esistenti e l’elaborato ( tav. 2a ) del sopracitato progetto che prevede lo spostamento del camminamento sulla battigia nella retrostante area ( di proprietà del Condominio San Giovanni e fino ad allora interessata da un pregevole canneto ) per il recupero totale alla balneazione dell’arenile.



La balneazione con l’allungamento del pontile ed il transito di barche sino a 10 metri risulterebbe assolutamente compromessa vanificando il progetto di recupero ambientale in atto ed in particolare la sua valenza di “opera pubblica”.


4. Considerazioni sulla “necessità” di utilizzo di un nuovo pontile per il “Condominio Villa San Giovanni”

Le unità immobiliari facenti parte del Condominio risultano attualmente essere 9. L’ultimo frazionamento è avvenuto nel 1984. In pratica la Villa è passata nel tempo da unità immobiliare monofamiliare o bifamiliare ad unità multifamiliare.

Si deve notare che gli attuali proprietari fanno parte di nr. 4 “famiglie” imparentate fra loro con i relativi successivi frazionamenti ( ROSSI – BECONCINI – AMBROSI – CIAVOLINO ).
La concessione demaniale ancora in atto e rinnovata a detta dei richiedenti nel 2007 prevede l’ormeggio all’attuale pontile di nr. 3 barche da 6 metri e nr. 3 da 4,5 metri.

Vista la situazione “immobiliare” ( anche attuale ) non si ravvisa assolutamente la necessità anche per ragioni di sicurezza di ampliare il pontile. Anche perché se un condomino acquista una “barca” da 20 metri bisognerebbe forse adeguare il pontile a tale necessità?

Per le ragioni sopra esposte si richiede pertanto di confermare il parere negativo già espresso da codesto ufficio nel 2001 anche perché esistono valide soluzioni alternative che di seguito elenchiamo:

- con la realizzazione del nuovo progetto di “riqualificazione ambientale” viene reso facilmente agibile un sentiero / strada ( larghezza media 2,2 metri ) che collega il Terrizzo con il SECCO passando davanti a Villa San Giovanni
- vengono altresì previsti tre radicamenti sotto la LOCANDA LORENA ( allegto nr. 9) per pontili di ormeggio barche per ( a detta dello stesso Sindaco di Portovenere) abitanti dell’ISOLA PALMARIA
- è prevista anche la “riqualificazione futura del pontile del SECCO.

Alla luce di quanto sopra si può notare che l’approdo delle barche dei condomini della Villa San Giovanni può essere in parte spostato e concesso nei pontili realizzandi sotto la LOCANDA LORENA e sul pontile del SECCO ( distanza massima 70 metri ).

Tale soluzione lascerebbe usufruibile per la balneazione l’unico tratto lasciato “libero” in tal senso e cioè proprio gli arenili adiacenti l’attuale pontile senza modificazione di un sito di grande valore storico – architettonico.

Ultima osservazione: dalla fotografia satellitare adiacenti al pontile risultano colture di POSEIDONIA e di MATTEMORTE sempre di POSEIDONIA.