giovedì 13 agosto 2009

Lettera alla presidenza dell'UNESCO












Spett. le Presidenza dell’UNESCO,
informiamo che sull' isola Palmaria, dichiarata patrimonio dell'Unesco nel 97, incombono una serie di progetti già presentati presso gli enti locali competenti che, senza dubbio alcuno, sono destinati a mutarne radicalmente l' aspetto.

Una strada costiera di 2.5 metri "pensata" per gli handicappati ma che in realtà favorisce l' urbanizzazione del tratto Terrizzo - Carlo Alberto.

Il potenziamento di uno stabilimento balneare con tensostruttura, cabine, pedane in legno di decine di mq, interventi di "riordino" della vegetazione ricolonizzatrice a mezzo di posa di pietre a confinare le essenze tipiche della costiera.

La richiesta di un condominio / immobiliare, denominato " Villa S.Giovanni"o "Podestà" (dal nome dell' immobile centenario ubicato proprio di fronte a Portovenere) di recuperare "volumi" , un tempo adibiti a "saleria" (sito per la salatura del pesce) su altri fondi per l' avvio di attività agrituristiche. Si precisa che tali volumi , citati come "superfetazioni" , consistono in strutture in materiale vario, aperte, con copertura in eternit sembra condonati e sanati.

Un progetto per la realizzazione di 14 bungalow , detti "cabine balneari"

La realizzazione di una viabilità secondaria che dipartendo dalla strada costiera Terrizzo - Carlo Aberto diverrebbe, di fatto, a servizio alle nuove opere

L'utilizzo dei detriti cementizi risultanti dall' abbattimento del cosiddetto " scheletrone" per ripascimenti in loco la posa di massi antierosione nella costiera di Carlo Alberto

Contestualmente a tali progetti, il muro che cinge la pertinenza di Villa S.Giovanni - già orto murato - uno degli elementi più originali di quel contesto, verrebbe abbattuto per lasciare spazio alla su citata viabilità. Ad essere sottratto all' antica immagine di questa parte della Palmaria anche il canneto che domina un seno in cui alligna una prateria di poseidonia. Tale seno, prospiciente Villa S.Giovanni, è contornato da una spiaggia sassosa di cui si chiede parziale concessione unitamente all' allungamento del vecchio pontile quivi presente.

A rischio anche la parte sud dell' isola Palmaria, specie nell' area delle cave di portoro del Pozzale, dove pare, si voglia realizzare un villaggio turistico. Da tenere sotto stretta osservazione l' evolversi della situazione relativa alla cartolarizzazione delle strutture della Marina Militare (fortilizzi e ville) che la Regione si era impegnata ad acquistare.

Ad avviso delle scriventi Associazioni parrebbe che gli interventi assentibili in un contesto così delicato (dove per altro esiste una tal sovrapposizione di vincoli e divieti che di per se dovrebbero scongiurare ogni possibile manomissione) debbano essere rivolti , in primis, al patrimonio edilizio esistente, per conservarlo e riutilizzarlo. Si fa riferimento soprattutto all' ingente compendio immobiliare Demaniale. Quel che più preoccupa è il fatto che tali iniziative possano essere emulate facendo perdere all' isola le peculiarità che sino ad oggi si è tentato di conservare .

In attesa di un v.s. cortese riscontro ci rendiamo disponibili per ulteriori chiarimenti ed eventualmente per fornirvi documentazione, anche telematica, di parte dei progetti .

ITALIA NOSTRA SP
WWF LIGURIA
LIPU
ASS. COMITATI SPEZZINI
LIBERAMENTE
CITTADINANZATTIVA La Spezia 8 agosto 2009

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