lunedì 21 settembre 2009

Portovenere, l'ECOMOSTRO di TABACCO


II Comune dice no al distributore di sigarette: deturpa l'ambiente. Ma il Tar lo promuove


IL COMUNE di Portovenere aveva detto no: il distributore automatico di sigarette fuori dalla tabaccheria non ci può stare. Quel cubo metallico nel paese dell'Unesco, per di più affacciato sulla baia delle Grazie, era una evidente violazione delle norme di tutela del paesaggio. Ma Luca Merenda, il tabaccaio di via Liberia 231, non si e arreso. Si e affidato all'avvocato Daniele Granara, ha presentato ricorso e, l'altro giorno, il Tribunale Amministrativo Regionale gli ha dato ragione. Il Tar ha annullato il provvedimento sottolineando come «il diniego di autorizzazione paesaggistica impugnato sia del tutto privo di motivazione. Considerando che il provvedimento e del tutto stereotipato e nulla recita circa le caratteristiche concrete dell'impatto negativo sull'assetto ambientale». All'amministrazione e stata contestata in sostanza la genericità nell'esposizione delle proprie tesi.

Gli ambientalisti pur sostenendo in questo caso la tesi del Comune, si chiedono come mai analogo comportamento non sia stato tenuto ad esempio sulla questione del parcheggio per il box di via Garibaldi, in un terreno di proprictà della Carispe. Il sindaco spiega che l'ok della Soprintendenza impedisce qualsiasi opposizione, e ora in paese si aspetta di vedere se qualche box se lo aggiudicheranno Andrea Corradino o Matteo Melley presidente di Banca e della Fondazione Carispe, visto che entrambi hanno casa propria o dei famigliari a Portovenere.

Articolo di Marco Preve - La Repubblica 19 settembre, Cronaca di Genova.

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