giovedì 5 novembre 2009

Il SINDACO agli ambientalisti "NON INCONTRO CHI FA CAUSA"



Non si capisce quale tipo di confronto il sindaco Nardini sia o sia stato disposto ad accettare. Di fatti il progetto non è mai stato presentato pubblicamente ma solo a pochi intimi. Solamente Legambiente e Italia Nostra furono interpellati e quindi messi al corrente per tempo.
Prova ne è che quasi nessuno a Portovenere ne era al corrente prima che venisse sollevata la questione da un gruppo di privati cittadini e poi da una serie di associazioni ambientaliste. L'unico momento di vero confronto democratico è stata la presentazione pubblica al Camec.
Data le ferme intenzioni di procedere con il progetto senza accogliere alcuna richiesta di modifica, e a pochi giorni dall'inizio lavori, l'unica azione concreta portata avanti da un gruppo di privati cittadini e dai VAS, non poteva che essere un'azione giudiziaria.
Nardini è stato aperto al solo confronto con associazioni a carattere nazionale ignorando privati cittadini e organizzazioni a carattere locale. Escludendo chi ha fatto ricorso non resta forse che discutere con le stesse associazioni che a suo tempo non sollevarono nessuna obiezione al progetto. Insomma un modo per negare qualsiasi vera dialettica sulla questione ed avere interlocutori di comodo. Uno strano concetto di democrazia in sintesi.

Non si capisce perchè i servizi, quali gli allacciamenti di gas ed acqua, che ciascun residente di un comune civile ha diritto di avere debbano essere subordinati ad un progetto per la realizzazione di un camminamento con alti impatti ambientali. Sembrerebbe quasi una forma di ricatto nei confronti dei residenti per far si che accettino il progetto.

3 commenti:

  1. mauro tosellinovembre 05, 2009

    il sindaco di Portovenere ha ragione ;il progetto era visibile a tutti da piu' di un anno ma il VAS non si e' mai fatto sentire.
    se i lavori verranno sospesi la Palmaria subira' gravissimi danni strutturali ai quali sara' poi molto difficile porvi rimedio.Il vero obiettivo del VAS sembra quindi essere quello di distruggere l' Isola , per farla rimanere selvaggia ,anziche' salvaguardala.
    naturalmente anche questo commento non verra' da Voi pubblicato ma Vi garantisco che gli Isolani che amano l'Isola Palmaria
    continueranno ad opporsi alle assurde richieste del VAS

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  2. Gli unici al corrente della vicenda erano fino ad agosto, due mesi prima dell'inizio lavori: Legambiente ed Italia Nostra. Se dei privati cittadini non sollevavano la questione tutto sarebbe passato sotto silenzio.
    Molti ancora oggi non sanno niente del progetto. Cosa centra una piazza lineare, dei nuovi moli, nuove costruzioni, un belvedere, una pista per automezzi da lavoro e inutili massicciate con la salvaguardia dell'isola. La triste verità sembra essere che il comune ha subordinato la concessione di servizi essenziali come luce, gas e acqua alla realizzazione dello scellerato progetto. Ciò spiega la posizione di alcuni residenti.

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  3. Gli isolani che amano la Palmaria non la pensano come il signor toselli, il quale per lealtà e condiscendenza verso la sua parte politica non vuole opporsi a questo scempio

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