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Pubblichiamo la delibera della Giunta Comunale di Portovenere del 27/8/2010.
Sono già iniziate le reazioni di molte associazioni ma attenzione perché lo scopo della Giunta di Portovenere sarà sicuramente quello di “rompere” il fronte separando i (secondo loro ) buoni dai cattivi ( la minaccia del penale da sempre noia ).
A giorni aggiorneremo chi ci segue:
sui lavori in Palmaria, sull’evento “macchia nera” (gasolio in mare ), e sulla Via per l’allungamento del pontile di Villa San Giovanni.
Riportiamo anche l'appropriato commento sulla questione di Marco Preve.
Comitato per la Salvaguardia dell’Isola Palmaria
Dal BLOG Trenette e Mattoni di Marco Preve
Quando i sindaci querelano i blogger
Postato in Generale il 14 settembre, 2010
Ci sono due dubbi inquietanti dietro questo assalto giudiziario da parte di sindaci ed amministratori nei confronti di blogger e cittadini. E’ accaduto di recente a Portovenere, di cui parlerò tra poco, ma prima era stata la volta di Ventimiglia (il sindaco Gaetano Scullino, quello che è in società con il suo city manager, ha querelato per diffamazione il blogger Marco Balestra), ma ancora prima pressioni da parte di uomini pubblici sono state esercitate nei confronti di altri blogger come Antonio Signorile e i suoi Uominiliberi , oppure era stato scacciato con l’ausilio dei carabinieri un blogger albisolese, Eric Festa, che aveva avuto l’ardire di riprendere i lavori pubblici del consiglio comunale di Albisola Marina. Senza parlare della raccolta di denunce, o minaccia di denunce, da parte di molti amministratori nei confronti della Casa della Legalità (a proposito, solidarietà a Christian Abbondanza per le minacce che ha ricevuto nella sua lotta contro la mafia).
Il primo dubbio è che questa politica non abbia ancora capito nulla a proposito di queste nuove forme di media e di partecipazione alla vita della comunità. Invece di seguire, interagire, dibattere con questi stumenti, molti sindaci e assessori scoprono siti e blog solo quando l’autista o un vicino di casa gli raccontano di aver letto qualcosa che li riguarda. E il bello è che quasi tutti i comuni ormai hanno uffici stampa o responsabili della comunicazione.Seconda considerazione: politici e amministratori sono sempre più incapaci di accettare critiche e contestazioni. E allora si rifugiano dietro alla querela. Che naturalmente è sacrosanta se ci si sente diffamati, ma è anche vero che un uomo pubblico dovrebbe sceglierla come estrema ratio.Prendete Portovenere e guardate sul sito di Speziapolis la delibera con cui sindaco e assessori incaricano un avvocato di procedere con una querela contro quelle associazioni e siti web che «da molti mesi» portano avanti «una campagna diffamatoria nei confronti dei rappresentanti dell’amministrazione…». Non è che indichino frasi e riferimenti precisi. No: una campagna diffamatoria. Non so a voi ma a me ricorda tanto il Berlusconi che accusa di complotti i giudici e i giornalisti comunisti.
E altre due cose sono sorprendenti. Che tra i firmatari della delibera ci sia l’assessore Faggioni, che pure su alcune delle questioni riguardanti il progetto di risistemazione della Palmaria aveva espresso delle riserve importanti. Secondo cosa: la scelta del Comune è stata di affidarsi ad un legale, l’avvocato Silvia Rossi, che condivide lo studio con l’avvocato Andrea Corradino, il presidente della Cassa di Risparmio della Spezia. Corradino che ha casa in calata a Portovenere, come mi ha raccontato tempo fa lo stesso sindaco Nardini, quando gli chiesi chiarimenti circa uno dei progetti contestati, ossia i box in costruzione proprio su un terreno di proprietà della Cassa di Risparmio di Spezia. Insomma, tutto più che lecito, ma sull’opportunità forse è lecito eccepire qualcosa. Sempreche la giunta di Portovenere ce lo consenta e non ci quereli.
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N° 155 Seduta del 27 agosto 2010
COMUNE DI PORTO VENERE
PROVINCIA DELLA SPEZIA
______________________________
OGGETTO: INCARICO AVV.SILVIA ROSSI PER PRESENTAZIONE QUERELA PER DIFFAMAZIONE E CALUNNIA.-
L'anno 2010 addì 27 del mese di agosto alle ore 9.00 nella residenza comunale, per invito del Sindaco, si è riunita la
GIUNTA COMUNALE
nelle persone dei Sigg.
Pres.
1 NARDINI Massimo - Presidente X
2 PISTONE Giovanni X
3 FAGGIONI Paola Robert X
4 MASI Lorenzo X
5 ZITO Domenico X
Partecipa il Segretario Generale Dott.ssa Paola MICHELINI
I L P R E S I D E N T E
Constatata la legalità dell'adunanza per il numero degli intervenuti, dichiara aperta la seduta ed inizia la discussione sull'argomento in oggetto.
L A G I U N T A C O M U N A L E
VISTO il D.Lgs 18.08.2000 n. 267, nonché la Legge 15.05.1997, n. 127;
PRESO atto che presente deliberazione ai sensi dell'art. 49, comma 1 del D.Lgs.267/2000 hanno espresso parere favorevole:
· il responsabile del servizio interessato, per quanto concerne la regolarità tecnica; firma____________________
· il responsabile di ragioneria, per quanto concerne la regolarità contabile; firma____________________
Trasmessa in elenco ai capigruppo consiliari con nota n. 0008311 del 3 settembre 2010
Affissa all'Albo Pretorio per 15 gg. consecutivi dal 3 settembre 2010 al 18 settembre 2010
La presente deliberazione:
x è stata dichiarata immediatamente eseguibile (art. 134, comma 4° D.Lgs. 267/2000).
q è divenuta esecutiva il _________decorsi 10 gg dalla pubblicazione (art. 134, comma 3° D.Lgs. 267/2000).
IL SEGRETARIO GENERALE
______________________________________
PREMESSO che è in corso da molti mesi una campagna diffamatoria nei confronti dei rappresentanti dell’Amministrazione comunale, posta in essere da rappresentanti di varie associazioni attraverso siti web e dichiarazioni pubblicate su organi di stampa con grave danno per l’immagine dell’amministrazione locale e dello stesso Comune di Porto Venere;
CHE tale campagna diffamatoria riguarda, in particolare, la vicenda legata al progetto di recupero paesistico-ambientale dell’area sita in località San Giovanni sull’isola Palmaria che ha portato alla demolizione del cosiddetto “Scheletrone” e prevede la riqualificazione dell’intero tratto di costa da punta Beffettuccio al seno del Terrizzo;
CHE il progetto di cui trattasi rientra in un protocollo d’intesa istituzionale tra Regione, Comune e Ministero per i Beni e le Attività Culturali ed è stato approvata dalla stessa Regione Liguria con procedura ex art. 75 della legge urbanistica regionale;
CHE risulta incomprensibile l’atteggiamento dei rappresentanti delle citate associazioni, i quali, pur in presenza di un progetto di grande interesse pubblico, ben conosciuto dagli stessi per aver acquisito in più occasioni la relativa documentazione, nonché perfettamente legittimo sul piano formale e privo di impatto ambientale, in molte occasioni pubbliche, nonché attraverso dichiarazioni sulla stampa locale ed i siti internet hanno rivolto ripetute accuse nei confronti del Sindaco e dell’intera amministrazione comunale;
CHE si ritiene quindi opportuno affidare apposito incarico di assistenza legale al fine di sporgere denuncia-querela nei confronti dei responsabili e dei rappresentanti delle associazioni che a vario titolo hanno rilasciato dichiarazioni pubblicate sulla stampa, nonché degli autori delle pubblicazioni telematiche sopra citate;
CHE si rileva il pubblico interesse alla tutela dell’immagine dell’intera amministrazione comunale oggetto di una campagna diffamatoria senza precedenti;
CHE l’avv. Silvia ROSSI del foro della Spezia, interpellata al riguardo, si è dichiarata disponibile ad assistere il Comune di Porto Venere nel promuovere l’azione legale oggetto del presente provvedimento;
Tutto ciò premesso,
CON voto unanime reso per alzata di mano;
D E L I B E R A
- di sporgere, per le motivazioni espresse in narrativa, denuncia-querela nei confronti dei rappresentanti delle varie associazioni e degli eventuali altri responsabili che, negli ultimi mesi, si sono resi responsabili della campagna diffamatoria nei confronti dell’amministrazione comunale sulla vicenda legata al progetto di demolizione del cosiddetto Scheletrone e riqualificazione ambientale del tratto di costa da punta Beffettuccio al seno del Terrizzo;
- di conferire apposito incarico professionale di assistenza legale nell’azione di cui sopra all’Avv. Silvia ROSSI del foro della Spezia;
- di dare mandato agli uffici competenti per il perfezionamento delle procedure di affidamento dell’incarico;
Indi, riscontrata l’urgenza di provvedere,
Con voto unanime reso per alzata di mano;
D E L I B E R A
- di dichiarare la presente immediatamente eseguibile ai sensi dell’art. 134, comma 4, del D. Lgs. 267 del 18.08.2000.
Verbale letto, confermato e sottoscritto.
IL SINDACO IL SEGRETARIO GENERALE
Il giorno 26 c.m. nella piazzetta del COMUNE è stata organizzata la presentazione del libro di MARCO PREVE "LA COLATA" . Promotrice l'Assessore del COMUNE di PORTOVENERE PAOLA FAGGIONI.
La presentazione e gli interventi di MARCO PREVE coordinati dalla giornalista di Teleliguria Sud sono da noi totalmente condivisi e assolutamente applicabili al caso Palmaria.
Tanto è vero che aperto il dibattito tutti gli interventi si sono incentrati proprio sui lavori alla Palmaria e questo a dimostrazione che malgrado i vari tentativi di far "abbassare l'attenzione" il caso Palmaria è ancora oggetto di grande attenzione ed interesse .
Se però gli interventi critici dello stesso PREVE, del Dott. PANDOLFO, del nostro Comitato, della GABRIELLA REBOA, dell'associazione Poseidonia, di CUCCINIELLO, del Comitato Spezzini, del Prof. PIZZIOLO, erano scontati, udite udite, l'intervento/esposto dell'Assessore FAGGIONI ha sconcertato tutti i presenti e forse anche il Sindaco e il Prof. PISTONE presenti ma in assoluto silenzio.
L'Assessore FAGGIONI ha in pratica affermato che anche Lei era a suo tempo contraria e con molte perplessità al progetto PALMARIA - KIPAR ma che le procedure tecnico-amministrative non le avrebbero permesso nessuna possibilità di opporsi e/o quanto meno di modificare il progetto. Ha altresì ammesso di non aver esaminato nel dettaglio il progetto che conteneva aspetti "tecnici" oscuri per i non addetti ai lavori (figuriamoci per un comune cittadino)
Bene, ma non tutto è perduto anche per l'Assessore FAGGIONI.
Noi da sempre abbiamo sostenuto che il progetto in questione allo scopo di raggiungere una visibilità mediatica con l'abbattimento dello SCHELETRONE e coprendosi con la polvere dell'abbattimento stesso nasconde da un lato contropartite a privati del tutto discriminanti e privilegiate e dall'altro una vera e propria "urbanizzazione" della costa fra il Terrizzo e il Baffetuccio
Invitiamo l'Assessore Faggioni a rileggere le delibere Comunali da Lei firmate del 17/4/09, del 10/4/09 del 8/4/08 del 12/4/08. Per poter arrivare ad espropri bonari necessari sia per la esecuzione della cosiddetta piazza lineare (ma a cosa serve?) che della riqualificazione del sentiero/strada si è ricorsi allo "scambio" con importanti concessioni a privati (e le delibere citate ne sono l'evidente prova) elenchiamole:
Ma tutti gli scambi di cui sopra hanno bisogno di atti amministrativi (ad esempio varianti al PUC di competenza del comune e del Parco.
Se l'Assessore Faggioni dice, e non abbiamo ragioni di dubitare della Sua buona fede ambientalista, di essere stata e di essere quindi ancora contraria in tutto o in parte al progetto Kipar, bene non firmi questi nuovi atti amministrativi e vedrà che il "castello" crolla.
Per ultimo ma non meno importante:
Tutti i tubi, condutture, tombini, cavi accumulati nel cantier non verranno per caso interrati sotto il cosiddetto sentiero/strada con di fatto una come detto urbanizzazione di una vasta area che non dovrebbe prevedere insediamento alcun.
E con che soldi sono stati pagati questi manufatti, con i risparmi realizzati sul progetto Kipar, finanziato con soldi pubblici per un opera di pubblica utilità e non certo per una urbanizzazione a favore di interessi privati?
Pubblichiamo anche uno stralcio del BUR Liguria del 23/04/08 dove si prescrive che il progetto era approvato "con modesto allargamento del sentiero esistente" passato ora da 0,8-1 mt a 2,2 - 2,5 mt anche dove non esisteva (vedi collegamento Terrizzo - Locanda Lorena)
Ovviamente, l'esperienza insegna tecnici e legali che collaborano con le associazioni ambientaliste sono già pronti per i ricorsi ed opposizioni, questa volata nei termini (vedi richiesta VIA per il nuovo pontile S. Giovanni contro eventuali nuovi atti amministrativi che certamente e comunque siamo certi l'Assessore Faggioni non firmerà).
Camminamento Punta Secco-PuntaBefettuccio
Anche dal punto di vista storico l’allungamento dell’attuale pontile in pietra con un pontile sia pur galleggiante in legno ( e plastica ) snatura completamente il valore architettonico dell’insieme e con l’approdo di barche sino a 10 metri toglie completamente la visuale del complesso Villa San Giovanni.
3. Nel merito:
- la delibera Regionale nr. 1051 del 21/09/2001 avente per oggetto “procedura di Via Regionale “sistemazione di un pontile galleggiante all’Isola Palmaria” negava la compatibilità ambientale dell’opera per tre seguenti principali motivi:
A) vicinanza con la limitrofa mitilaria
B) interdizione di uno specchio d’acqua per ragioni di sicurezza e salute
C) uso balneare del breve litorale interessato al progetto
Punto (A) non risulta nessun spostamento delle mitilaie rispetto alla situazione del 2001.
Si allega visure aeree satellitari della situazione attuale.
Da misurazioni effettuate risulterebbe che la distanza fra la testa del nuovo pontile e la mitilaia più vicina sia di 50 metri circa che si ridurebbe a 40 metri considerando uno stazionamento di una barca di 10 metri. La situazione non risulterebbe pertanto sostanzialmente modificata rispetto ai rilievi del 2001 che hanno motivato la non concessione della VIA.
Punto (B) non risultano assolutamente modificate le condizioni che hanno determinato la negatività nel 2001 alla compatibilità ambientale. Anzi la situazione è peggiorata con attracco di barche sino alla lunghezza di 10 metri e con allargamento della zona interessata dagli attuali 191 mq ai 335mq richiesti.
Punto (C) il progetto di recupero paesaggistico citato e in corso di realizzazione è definito “opera pubblica” e prevede tra l’altro il completo utilizzo alla balneazione degli arenili a fianco del molo esistente.
Si richiama la fotografia satellitare già allegata dalla quale si evince chiaramente il possibile utilizzo a “spiaggia” degli arenili laterali al pontile esistenti e l’elaborato ( tav. 2a ) del sopracitato progetto che prevede lo spostamento del camminamento sulla battigia nella retrostante area ( di proprietà del Condominio San Giovanni e fino ad allora interessata da un pregevole canneto ) per il recupero totale alla balneazione dell’arenile.
La balneazione con l’allungamento del pontile ed il transito di barche sino a 10 metri risulterebbe assolutamente compromessa vanificando il progetto di recupero ambientale in atto ed in particolare la sua valenza di “opera pubblica”.
4. Considerazioni sulla “necessità” di utilizzo di un nuovo pontile per il “Condominio Villa San Giovanni”
Le unità immobiliari facenti parte del Condominio risultano attualmente essere 9. L’ultimo frazionamento è avvenuto nel 1984. In pratica la Villa è passata nel tempo da unità immobiliare monofamiliare o bifamiliare ad unità multifamiliare.
Si deve notare che gli attuali proprietari fanno parte di nr. 4 “famiglie” imparentate fra loro con i relativi successivi frazionamenti ( ROSSI – BECONCINI – AMBROSI – CIAVOLINO ).
La concessione demaniale ancora in atto e rinnovata a detta dei richiedenti nel 2007 prevede l’ormeggio all’attuale pontile di nr. 3 barche da 6 metri e nr. 3 da 4,5 metri.
Vista la situazione “immobiliare” ( anche attuale ) non si ravvisa assolutamente la necessità anche per ragioni di sicurezza di ampliare il pontile. Anche perché se un condomino acquista una “barca” da 20 metri bisognerebbe forse adeguare il pontile a tale necessità?
Per le ragioni sopra esposte si richiede pertanto di confermare il parere negativo già espresso da codesto ufficio nel 2001 anche perché esistono valide soluzioni alternative che di seguito elenchiamo:
- con la realizzazione del nuovo progetto di “riqualificazione ambientale” viene reso facilmente agibile un sentiero / strada ( larghezza media 2,2 metri ) che collega il Terrizzo con il SECCO passando davanti a Villa San Giovanni
- vengono altresì previsti tre radicamenti sotto la LOCANDA LORENA ( allegto nr. 9) per pontili di ormeggio barche per ( a detta dello stesso Sindaco di Portovenere) abitanti dell’ISOLA PALMARIA
- è prevista anche la “riqualificazione futura del pontile del SECCO.
Alla luce di quanto sopra si può notare che l’approdo delle barche dei condomini della Villa San Giovanni può essere in parte spostato e concesso nei pontili realizzandi sotto la LOCANDA LORENA e sul pontile del SECCO ( distanza massima 70 metri ).
Tale soluzione lascerebbe usufruibile per la balneazione l’unico tratto lasciato “libero” in tal senso e cioè proprio gli arenili adiacenti l’attuale pontile senza modificazione di un sito di grande valore storico – architettonico.
Ultima osservazione: dalla fotografia satellitare adiacenti al pontile risultano colture di POSEIDONIA e di MATTEMORTE sempre di POSEIDONIA.